il progetto

Per definizione “la talea è una porzione di organo vegetativo di una pianta che, distaccata da quest’ultima, opportunamente preparata e sottoposta a determinati stimoli in specifiche condizioni ambientali, riesce a dare un nuovo organismo vegetale completo in tutte le sue parti”.

Il progetto, basandosi su questo principio di riproduzione, si propone di portare per un anno in diverse librerie italiane le talee di Beatrice Meoni,un lavoro di contaminazione tra libri e pittura.
Le talee sono opere che adoprano i libri come supporto per la costruzione di piccole architetture di parole, piante e paesaggi in cui le pagine si mescolano ad elementi tridimensionali. La parola, sottratta alla pagina dipinta, viene restituita  attraverso una performance di lettura di gente comune che accompagna le talee nelle librerie, infatti ogni arrivo in un nuovo spazio sarà segnato da un testo scelto dalla libreria e concordato con l’artista.


Talee perché
“Il progetto nasce da un’occasione: la richiesta di una libreria, Il Terzo Luogo, di Sarzana di esporre alcuni miei lavori all’interno del loro spazio. Ho pensato che avrei voluto fare di più, pensare a un progetto da creare appositamente per quel luogo, e che da quel luogo prendesse vita. Così, attraverso il mio interesse per le piante, il mio muovermi in un luogo domestico come il balcone di casa, sono arrivata al concetto di “talea”. Ho iniziato a lavorare sulle pagine dei libri e si è chiarita in me la necessità di usarli come supporti, come medium di propagazione di forme. Le mie talee messe a germogliare, in questo caso, sono costruzioni tridimensionali incerte e fragili che prendono forma dalle pagine e si estendono in paesaggi e griglie cromatiche.
Portare le talee nelle librerie, farle accogliere in spazi dedicati ai libri, serve ad amplificare questa idea di propagazione, nutrendo le opere e il lavoro degli incontri e dell’oralità delle letture”.
Le letture saranno incrociate in un alternarsi di pagine. Lettori comuni, artisti amanti dei libri e della lingua sono chiamati a partecipare alla lettura. L’intervento in ogni libreria verrà documentato e il materiale, dalle pagine dei libri letti, alle voci dei lettori, alle immagini, andrà a creare l’installazione corale in una galleria d’arte alla fine del percorso.
Il ciclo di talee inizia dalla libreria “Il Terzo Luogo” di Sarzana. Seguirà poi un percorso di librerie indipendenti che si renderanno disponibili ad ospitarlo e avrà una durata di un anno, per ritornare in chiusura alla libreria di partenza”.

In dettaglio
Il progetto dovrebbe spostarsi di città in città per dodici mesi. Ogni libreria contattata attraverso altre librerie o altri canali e disponibile a far parte del progetto, dovrebbe ospitare la mostra (della durata di 20 giorni - un mese) e promuovere una lettura di due testi da effettuarsi in apertura della mostra stessa. Le letture dovrebbero essere proposte con cura dai librai e riguardare in qualche modo il senso del progetto, aggiungendo ogni volta uno sguardo personale sul tema. Un piccolo numero di lettori disponibili dovrebbe dar voce alla lettura per arrivare a formare un vero e proprio coro al progetto.
Si prevede che la lettura possa durare dai quindici ai trenta minuti, ad ogni lettore verrà dato il compito di leggere una pagina.. La documentazione sonora e fotografica verrà realizzata per ciascun spostamento. Parallelamente verrà tenuto un diario senza inizio, che restituisca ciascuna esperienza e che serva da ponte per la successiva. Sia le riprese che il diario faranno parte del materiale che servirà per un lavoro finale da realizzarsi in una galleria. Alcune modalità del lavoro, come l’installazione finale, cresceranno e si evolveranno durante il percorso e saranno determinate dall’incontro e dalla relazione con librai e lettori.

Il progetto può prendere vita grazie alla preziosa collaborazione di Sandra Burchi, Ilaria Mariotti, 
 Virginia Gallo, Luca Gradella e alla generosità di tanti librai e lettori.