6° tappa Libreria Koob, Roma


L’azione si svolge sui due piani della della libreria Koob, i lettori del piano di sopra, sparsi nello spazio leggono bisbigliando i loro testi, al piano di sotto l’azione è la medesima, ma i lettori sono posti lungo il perimetro della stanza e hanno il compito durante la lettura di chiudere lo spazio intorno a me.
(Virginia da sola dalla sua postazione verso me, gli altri sono totalmente immersi nel loro brusio) 
Gli piacciono molto i meloni, e li taglia egli stesso e raccoglie i semi in un apposito pezzetto di carta, e comincia a mangiare. Poi ordina a Gapka di portare il calamaio e lui stesso, di suo pugno  appone una scritta  sulla cartina dei semi "Questo melone è stato mangiato il giorno tale". Se al fatto era presente un ospite aggiunge "ha partecipato il tale".
I lettori  iniziano a muoversi verso di me la lettura rutilante si fa più alta.
Virginia in mezzo agli altri
Ma possiamo leggere questi libri per un altro scopo, non per conoscere la letteratura o per familiarizzare con famose personalità, ma per stimolare la nostra creatività. Non c’è forse sempre una finestra aperta vicino agli scaffali? Come è piacevole interrompere la lettura e guardar fuori! Com’è stimolante quello che si vede, nella sua indifferenza, nella sua ordinarietà, nel suo moto perpetuo.
Il brusio si abbassa sulla domanda
Was ist kunst? Che cos’è l’arte. (chiedo alla mia vicina Brigitte)
La risposta di Virgi è immediata
"non so io le mie poesie le scrivo sempre su una seconda cosa per non doverle scrivere sulla prima, così come dipingo sempre una seconda cosa per non dover dipingere la prima".
Was ist kunst (domando a sissel)
Non lo so. L’atto artistico è un’alterazione del mondo
La vista dalla mia camera, del mio temporaneo alloggio di emigrante, è coperta da alti  pini. Al mattino apro le tende e scopro una romantica scenografia I pini dapprima affondano come spettri nella nebbia, poi la nebbia si dirada  in strisce e risplende il sole. A volte cade una minuscola pioggerella. Al tramonto i pini si scuriscono. Nell’angolo sinistro si vede uno spicchio di lago. Alla sera tiro le tende. La scenografia è ogni giorno la stessa, l’immobilità della scena è interrotta da qualche uccellino: a cambiare è soprattutto la luce.
Buona parte di ogni biblioteca non è altro che un archivio di tutti questi momenti passeggeri nella vita degli uomini e delle donne.
Was ist kunst fermo il cinese della nostra palazzina
Non lo so  per di più, io che parlo inglese non solo non capisco lei quando parla inglese ma ecco non capisco nemmeno me stesso…non vorrei confonderla. Io non capisco neanche più il cinese. "Non capisco un’acca di quello che stai dicendo".
Was ist kunst, domando a un collega
è il tentativo di difendere l’interezza del mondo il legame segreto tra tutte le cose. Solo l’arte sottintende il legame segreto tra l’unghia del mignolo di mia moglie e il terremoto di kobe.
Was ist kunst  domando al nostro postino
Glielo dice la parola stessa risponde e con una matita disegna una freccia che si scaglia decisa sul francobollo nell’angolo in alto a destra. Quindi mi consegna la lettera.
Ormai sono tutti vicini a me  e non c’è più possibilità né per me né per loro di movimento
“Il mondo è confuso e pieno di azzardi. Io non faccio altro che notare gli incidenti nel mondo,” questo è tutto  “Sposo le cose, questa paletta con questa superficie metallica”. “Trovo le rime tra le cose, cerco dei cugini per le cose. - La parola sanscrita per "nodo", alla fine venne a significare "libro". Grantha. Questo per via dei manoscritti di ramo di betulla e foglia di palma che venivano legati a un cordone che passava dentro due buchi e si fermava con dei nodi. Sempre  e solo legare, perché slegare impiegava tanto tempo per diventare una parola.
le prossime frasi sono lette anche da tutti i lettori al piano di sopra al termine della loro lettura
anche il vento disperdeva i semi.
Ognuno aveva un amico in ogni pezzetto di nuvola.
silenzio